sabato 22 marzo 2008

Una giornata grigia

"..non può piovere per sempre
allagando le città
di lacrime.."


venerdì 21 marzo 2008

Venerdì Santo


Elì, Elì.. Lema sabactani?

sabato 15 marzo 2008

C'è ancora spazio per gli intellettuali?

Leggevo su Repubblica.it un articolo di Roberto Saviano. Invita a non abbassare la guardia sull'emergenza mafiosa, soprattutto nel Meridione dove può accadere che un voto si compri con un cellulare o con qualche euro. Proprio il tema della lotta alla criminalità organizzata sembra essere scomparso dalle tante chiacchiere dei partiti.
Un passaggio mi ha colpito in particolare. Saviano parla del ruolo dell'intellettuale nella società. Mi ha richiamato alla memoria un celebre passo di un articolo che Pasolini pubblicò sul Corriere della Sera nella calda "stagione delle stragi".
E io mi chiedo: c'è ancora spazio per l'intellettuale e qual'è il suo spazio nella società?


Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero.

(Pierpaolo Pasolini, Cos'è questo golpe? Io so. 1974)

Tentare di impedire che il chiasso delle polemiche distolga l'attenzione verso problemi che meno fanno rumore, più fanno danno. O che le disquisizioni morali coprano le scelte concrete a cui sono chiamati tutti i partiti. È questo il compito che a mio avviso resta nelle mani di un intellettuale.
(Roberto Saviano, Se un voto si compra con cinquant'euro. 2008)

martedì 11 marzo 2008

Per un'ecologia delle parole


Marlene Kuntz - Canzone ecologica


Parole che vanno e vengono in quantità,
come pennellate di colore cariche aggrumano le preziose tenuità in cumuli di volgari croste, ovunque.
Forse sarebbe più bello tacere,
in accordo coi nostri pensieri, che solo ad esprimerli in verbi e parole non sono più verità. Ma so che sarebbe anche bello sceglierle bene, per farle aderire con più precisione all’anima con la sua musica.
Sento svanire il suono infinito,
il timbro che unisce le vite alle cose del mondo: l’umano ululato strepita e tutto si fa disarmonico.
Quanto rumore e parole in libertà…
Quanto timore di ammutolire in sé…
L’umano fracasso contamina
il fiato dell’universo.

lunedì 10 marzo 2008

Possiamo sempre...


Possiamo sempre ... canta Gianna Nannini.
E io oggi dico che possiamo sempre scegliere di emigrare in Spagna qualora il buffone e la sua corte ritornino.
Magari iniziando con un revival della magica settimana liceale a Barcelona. Fiumi di sangria...

sabato 8 marzo 2008

Veltroni for president


E così dopo due anni siamo di nuovo in campagna elettorale.
Primo obiettivo raggiunto. Clemente Mastella fuori dal Parlamento. La politica dei voltagabbana, del clientelismo e della lottizzazione deve essere bandita.
Intanto la destra mostra il "meglio" di sé.
Fini parla di "rivoluzione conservatrice". Dice che da quest'anno la liberazione la festeggeremo il 13 aprile. Liberazione da Prodi e dalla sinistra, intende. Al "replicante di Berlusconi" vorrei ricordare che l'unica vera Liberazione è quella dal regime fascista che celebriamo il 25 Aprile, e l'hanno fatta tante donne e uomini a costo della vita. Qualcuno gli dica di chiedere scusa.
Si chiamano Popolo della Libertà. Uno si aspetterebbe le liberalizzazioni, ma loro candidano il capo della rivolta dei taxisti romani contro la legge Bersani.
Poi c'è Calderoli che propone di vietare il partito comunista con una norma costituzionale.
E Berlusconi che ritorna quello di sempre. Strappa il programma del PD (ma poi c'è sempre Bonaiuti pronto a dire che non è vero). E ricorda che lui e Fini in fatto di donne sono superman. Dice proprio così. E, caspita!, non c'è lì una donna ad indignarsi (proprio oggi che è la festa della donna). Poi vengono a farci la morale sulla famiglia fondata sul matrimonio.
E infine dall'altra parte c'è Walter Veltroni che parla di quello che c'è da fare per il paese. Ricorda che l'Italia non si deve rialzare perché la gente onesta che studia e lavora è già ben in piedi. E' la politica a dover voltare pagina, a rialzarsi. Annuncia i primi provvedimenti in caso di ritorno al governo: a favore della parità di genere e contro il lavoro precario. Oggi non si può che stare col Partito Democratico. Veltroni presidente.. si può fare!!

venerdì 7 marzo 2008

Pensando ad un amico

..un amico cui piaceva molto questa canzone.

Just my immagination

(the cranbrerries)

There was a game we used to play
We would hit the town on Friday night
And stay in bed until Sunday
We used to be so free
We were living for the love we had and
Living not for reality

It was just my imagination
There was a time I used to pray
I have always kept my faith in love
It's the greatest thing from the man above
The game I used to play
I've always put my cards upon the table
Let it never be said that I'd be unstable

It was just my imagination

There is a game I like to play
I like to hit the town on Friday night
And stay in bed until Sunday
We'll always be this free
We will be living for the love we have
Living not for reality

It's not my imagination
Not my

lunedì 3 marzo 2008

Ode al giorno felice (è di Pablo Neruda?)

Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
(....)