giovedì 17 luglio 2008

Siamo tutti clandestini


Mi è venuto in mente così, per caso, uno slogan di una manifestazione di qualche anno fa "Contro la legge Bossi-Fini siamo tutti clandestini!" si gridava allora e si cantava la canzone di Manu Chao che posto qui:

Solo voy con mi pena
Sola va mi condena
Correr es mi destino
Para burlar la ley
Perdido en el
corazon
De la grande Babylon
Me dicen
el clandestino
Por no llevar papel
Pa' una ciudad
del norte
Yo me fui a trabajar
Mi vida la deje
Entre Ceuta
y Gibraltar
Soy una raya
en el mar
Fantasma
en la ciudad
Mi vida va prohibida
Dice la autoridad

mercoledì 16 luglio 2008

Vento forte


"(...) Tutto il mio tormento sta nel cercare di sfuggire a questa logica, di arrivare insieme a qualcuno in un luogo in cui gli uomini sono uomini e altro, in cui gli alberi sono alberi e altro. Forse ognuno di noi ci arriva da solo in questo luogo, il difficile è arrivarci insieme, passarci più o meno fugacemente in questo luogo e sentire che può sembrare il sorriso di dio o una sua goccia di sudore, quello che conta è che ogni corpo si sgretoli, diventi mollica offerta a tutte le formiche del mondo."

(Franco Arminio, Vento forte tra Lacedonia e Candela)

sabato 12 luglio 2008

Il PIL non è tutto (2)

Da wikipedia.it, l'enciclopedia libera.

Il Genuine Progress Indicator (GPI), cioè l'indicatore del progresso genuino (spesso tradotto anche come indice di progresso effettivo o indicatore del vero/reale progresso) è una metrica che ha l'obiettivo di misurare l'aumento della qualità della vita di una nazione.

Per questi motivi è calcolato distinguendo tra spese positive (che aumentano il benessere, come quelle per beni e servizi) e negative (come i costi di criminalità, inquinamento, incidenti stradali), diversamente dal PIL, al quale si propone come alternativa, che considera tutte le spese come positive e che non considera tutte quelle attività che, pur non registrando flussi monetari, contribuiscono ad accrescere il benessere di una società (casalinghe, volontariato).


sabato 5 luglio 2008

Ad ognuno la sua Berlino


Fare la cosa giusta
Essere razionali
Mentre ti gira la testa
Non sarebbe bello
Non farci più del male
Non sarebbe eroico
Non essere degli eroi
Non sarebbe strano
Essere più leggeri
E non aver paura
Se capitasse a noi

(from Afterhours, Riprendere Berlino)

venerdì 4 luglio 2008

Qualche anno fa di questi giorni


Botte e insulti.
Per i pm del processo per i fatti di Genova alla scuola Diaz quella notte fu un vero e proprio "massacro".
"Fu un pestaggio, e non venne mai fornita alcuna prova che vi fosse una giustificazione al comportamento degli uomini che entrarono alla Diaz. Non fu posta alcuna resistenza da parte dei manifestanti, non ci fu alcun lancio di oggetti e non c'è alcuna prova sul luogo specifico del ritrovamento di armi all'interno della scuola."

mercoledì 2 luglio 2008

Dopo più di un mese.. riparto da qui: chi è Stephen Dedalus


Da Wikipedia.it - l'enciclopedia libera :

Stephen Dedalus
è l'alter-ego letterario di James Joyce, protagonista di Ritratto dell'artista da giovane e importante personaggio dell' Ulisse.
Dedalus riflette molti aspetti della vita e della personalità di Joyce. Stephen è il nome del primo martire cristiano (Santo Stefano) e, in una curiosa contrapposizione, il suo cognome è riferito alla figura mitologica di Dedalo, un brillante artigiano che costruì un paio di ali per sé e per suo figlio Icaro per scappare dall'isola di Creta, dove furono imprigionati dal re Minosse (che lo chiamò per costruire il labirinto dov'era imprigionato il Minotauro). Molti critici credono che tale cognome rifletta anche gli aspetti labirintici della crescita di Stephen in Ritratto dell'artista da giovane.
Il Portait è un esempio di Künstlerroman (romanzo dell’artista) nella letteratura inglese. Joyce narra il risveglio intellettuale, filosofico e religioso del giovane Stephen Dedalus che comincia ad interrogarsi ed a ribellarsi contro le convenzioni irlandesi con cui è cresciuto.